Appena sarà reso noto l’ODG del Consiglio Comunale nel quale verrà messa a votazione la chiusura dell’asilo nido “L’Uccellino Azzurro”, il M5S informerà la cittadinanza e la inviterà a partecipare personalmente a tale Consiglio.
Speriamo così che i consiglieri di maggioranza, guardando i loro concittadini direttamente negli occhi, possano avere un rigurgito di dignità e magari evitino di appoggiare una decisione così importante.
Una decisione presa, sicuramente, già in periodo pre-elettorale e non resa pubblica per ovvie ragioni.
I rappresentanti della giunta (l’assessore Terrosi ed il Vice-Sindaco Garosi) alla riunione indetta mercoledì 25 giugno e riservata, non si sa con quale logica, solo ai genitori del nido poliziano, non hanno saputo rispondere in modo chiaro a nessuna delle domande fatte dai genitori presenti.
Si è capito solo che era una decisione già presa e programmata a tavolino. Hanno saputo sventolare esclusivamente il fattore economico, senza valutare l’impatto sociale che avrebbe comportato.
Una struttura pubblica, quale è un asilo, non deve essere assolutamente valutata come una fonte di reddito; a nostro avviso va sostenuta, anche se rientra fra le voci di bilancio passive. E’ un servizio in cui non devono guadagnare le casse comunali, ma tutti i cittadini come investimento sociale; e tali scelte non devono riguardare solo i genitori, ma anche i nonni, i figli, gli zii e i fratelli, poichè tali scelte ricadranno, volenti o nolenti, sulle dinamiche familiari.
Alla riunione è stato anche affermato che, se il prossimo anno ci fossero state più domande l’asilo avrebbe riaperto. In questo caso 2 sono le ipotesi per le quali tale affermazione risulta un bluff:
1) La struttura al “bersaglio” dovrebbe rimanere vacante, non utilizzata e quindi impattante sul piano economico senza però che i poliziani ne traggano alcun beneficio.
2) La struttura verrà riqualificata e trasformata per un nuovo uso, quindi investendo soldi pubblici, e magari data in gestione a qualche associazione. Costi ulteriori per adattarla e poi? Siamo sicuri che fra un anno il Comune sarebbe disposto a dire all’associazione”adesso te ne vai?” ed a ripristinare il servizio?
E’ un’ipotesi che non sta in piedi. Noi non ci caschiamo