L’ospedale di Nottola, ex ospedali Riuniti della Valdichiana, inaugurato il 14 gennaio 2001, ha avuto fin dal suo avvio consensi positivi da parte dell’utenza che proveniva sia dal territorio circostante che da regioni e province limitrofe. Il personale ha sempre dimostrato abnegazione, serietà e professionalità nel condurre il proprio lavoro. Diversi sono stati gli operatori che hanno preferito lavorare a Nottola che negli ospedali delle città vicine, pur dovendo spesso percorrere diversi chilometri in automobile o affrontare problematiche legate al trasporto. E persino chi si è trasferito in Valdichiana dalla città ha sempre ritenuto questo ospedale come una risorsa importante e con servizi, reparti, ambulatori e personale efficienti. A tal punto che in diverse circostanze, negli anni, questa azienda ospedaliera ha ricevuto diversi riconoscimenti. Tra i tanti il titolo di ospedale più sicuro ed accogliente d’Italia, ottenuto dal Tribunale dei diritti del malato; il titolo di ospedale amico dei bambini, ottenuto dall’UNICEF-OMS; il bollino rosa per la promozione della medicina di genere, distinguendosi per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.
Negli ultimi anni, già da prima della pandemia di covid, qualcosa è cambiato nella qualità dei servizi della struttura. Mentre da una parte si spendono soldi per allargare il pronto soccorso, per acquistare strumentazioni mediche a supporto degli specialisti o per l’adeguamento antincendio (per carità, tutto necessario!), dall’altra ci chiediamo chi potrà usufruire di tutto ciò se gli specialisti scappano via, se i pazienti sono costretti a rivolgersi ad altri ospedali per farsi curare, se mancano specialisti in quasi tutti i reparti, se gli stessi reparti vengono chiusi, se si è costretti a retribuire medici esterni per una prestazione, se gli utenti aspettano mesi prima della visita da cui dipenderà la loro serenità e la loro vita, tanto da ritenere più opportuno di rivolgersi alle strutture private? Ci risulta che precedentemente gli specialisti provenienti da altre aziende per prestare il loro servizio a Nottola, con contratti a tempo, abbiano percepito considerevoli somme che sono andate a gravare pesantemente sul bilancio regionale. Adesso, invece, a coprire il servizio sono medici anche locali che, dopo le loro ore lavorative, fanno degli straordinari con una remunerazione di gran lunga inferiore a quella dei precedenti. In questo modo il servizio è garantito, ma i medici sono stremati e la pianta organica rimane carente. Come dire: si lavora di più e peggio!
Ma per fortuna arriva il grande scoop appena lanciato nei social da parte del sindaco in carica e ribadito in ambito regionale: ci sarà un nuovo bando per un nefrologo e un ortopedico, con un contratto che terrà questi ultimi incollati in Valdichiana per cinque anni, dando loro la possibilità di formarsi in centri di eccellenza e, dopo aver riscosso la maggiorazione di stipendio prevista per lavorare a Nottola e “aver fatto esperienza con i pazienti della Val di Chiana”, ritornano a lavorare nei centri più grandi e di maggior soddisfazione lavorativa, fossero anche fuori regione. Ma che bella trovata geniale proprio a ridosso delle elezioni!!! Questo ci appare come l’ennesimo rattoppo che rimanda ancora una volta il problema, senza risolverlo in modo strutturato, e che non permette di riavere un ospedale pienamente efficiente anche in Val di Chiana senese. Vogliamo e chiediamo invece una struttura sanitaria LIBERA dalle ingerenze politiche: la sanità è un diritto di tutti i cittadini e NON DEVE ESSERE STRATTONATA da questo o quel partito o correntucola locale! Vogliamo una struttura ospedaliera dove i pazienti siano trattati dignitosamente e con riguardo. Questo può avvenire solo se le risorse finanziarie sono utilizzate in maniera proficua, con una contrattazione corretta e stabilizzante per il personale medico e in tutti gli ambiti specialistici. Bisogna rimettere al centro la DIGNITA’ dei medici e del personale che opera all’interno e per l’ospedale. Senza questi propositi e azioni continueremo ad aver bisogno di curarci altrove, privatamente o DI NON CURARCI AFFATTO.
MoVimento 5 Stelle di Montepulciano