Aspettavamo con trepidazione la ripresa dei cantieri sul territorio poliziano. Ancora una volta i lavori sono stati, guarda caso, incrementati proprio a cavallo del periodo pre-elettorale. Manutenzione delle strade con pavimentazioni bitumate, impianti di pubblica illuminazione, mobilità dolce con costruzione di piste ciclabili, fognature, orti urbani, sistemazione (finalmente!) della riserva del lago di Montepulciano e altro ancora. Il resoconto di quanto finora eseguito è arrivato dritto dritto nel cuore della casa degli italiani-poliziani con la rivista “In Comune”, il bollettino cartaceo prodotto dall’Amministrazione e che pensavamo oramai in disuso e sorpassato….(costo circa 15.000 euro). E invece è arrivato! Puntuale, tempestivo e minuzioso, ricompare in questi giorni nelle cassette della posta dei residenti a testimoniare, attraverso tabelle patinate e foto illustrative di tagli di nastri, il duro lavoro finora svolto. Ma…..c’è un “ma”. Vorremmo sottolineare che i lavori pubblici, la manutenzione del patrimonio sia immobiliare che scolastico, oltre a quello culturale, devono essere QUOTIDIANAMENTE valutati e poi eseguiti, previa apposita, corretta e legale progettazione, da una qualsiasi Amministrazione comunale, immaginiamo se non è stato fatto da quella poliziana caratterizzata da elevata esperienza e grande perizia!
E come se non bastasse l’informazione scritta (ricordiamo che questa Amministrazione Comunale si pregia del lavoro di ben due addetti stampa!), si informano i cittadini anche nelle sedi delle riunioni popolari, nello specifico le cosiddette Agorà, dove non si declina occasione per strombazzare ai quattro venti la proclamazione delle iniziative svolte. Eppure le Agorà, che hanno sostituito da qualche anno a questa parte quelli che erano i Comitati di partecipazione o Comitati di frazione, nascono con lo scopo di proporre all’Amministrazione Comunale ” tutte quelle iniziative atte a migliorare la vita nei territori locali, a sensibilizzare le coscienze, a sviluppare la crescita culturale e sociale della comunità. In concreto possono: – confrontarsi con la Amministrazione in merito alle linee di sviluppo sociale ed economico dalla stessa proposte; -essere consultate dall’Amministrazione sulle materie del bilancio, strumenti urbanistici e progetti per opere pubbliche rilevanti per la frazione ; – organizzare momenti di partecipazione, incontro e formazione, anche di concerto con le altre Agorà, per discutere progetti comuni o per raccogliere pareri su questioni particolari; – svolgere particolari servizi legati ad esigenze della frazione su incarico dell’Amministrazione Comunale.” (art. 3 del REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLE AGORÀ, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 112 in data 28.12.2016 e modificato con Delibera del Consiglio Comunale n. 12 in data 27.02.2017). E ancora ” L’assemblea ha lo scopo di: -ampliare e rendere effettiva la partecipazione della popolazione della frazione all’attività amministrativa del comune; comunicare direttamente al consiglio la volontà e le proposte degli abitanti circa la situazione sulla vita delle frazioni” (art.10 dello stesso). Dunque Agorà pensate, usufruite e vissute nel senso più nobile del termine! Dai messaggi e dagli appelli alla partecipazione inviati ai vari componenti, però, appare subito evidente come queste meravigliose piazze della discussione democratica siano depauperate dalla loro funzione per essere ridotte a mere vetrine propagandistiche e a tribune di richiami all’appartenenza a cerchi magici attraverso consolidati legami associativi. Luoghi DI TUTTI e centri civici DI TUTTI in usum Delphini di pochi!
Questa, si, ci sembra una modalità in disuso e sorpassata e che dovrebbe invece dare spazio all’interlocuzione sociale, civile e costruttiva continua, in ogni momento e non solo in periodo pre-elettorale, tra tutti i cittadini e tutte le rappresentanze politiche di un territorio.
P.S.Per approfondimenti leggere “L’analfabeta politico” di Bertolt Brecht.