Tra i beni che non gli appartengono più anche la villa di Montepulciano e tre milioni depositati a Lussemburgo. Per i giudici ha proceduto «in modo sistematico e sfrontato all’arricchimento proprio» e si è difeso con «dichiarazioni sfacciatamente false»
Appalti truccati, ecco i beni confiscati a Angelo Balducci
Le tangenti
Nel corso dell’inchiesta «Grandi eventi» sugli appalti per il G8, per i Mondiali di nuoto di Roma del 2009 e per le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia, gli specialisti del Gicef (Gruppo investigativo criminalità economico-finanziaria) del Nucleo tributario della Capitale hanno ricostruito le tangenti pagate dalle imprese edili «amiche», che nel tempo si sono aggiudicate commesse per 300 milioni, a cominciare dalle aziende del costruttore Diego Anemone, co-imputato di Balducci nei processi alla «cricca». Parte del denaro è finito nelle casse della Edelweiss Production, la ditta di famiglia che ha prodotto almeno cinque film («Gas» nel 2005, «Last minute Marocco» nel 2007, «C’è n’è per tutti», «Aspettando Godard» e «Io, Don Giovanni» nel 2009) in cui l’attore protagonista è stato Lorenzo Balducci, figlio dell’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ma le Fiamme gialle hanno dimostrato che Anemone, con le sue imprese edili, ha anche finanziato l’acquisto o la ristrutturazione di diversi immobili dell’ex «gentiluomo del Papa» e dei suoi congiunti, la moglie Rosanna Thau e i due figli (oltre Lorenzo, Filippo).
La stangata
Così l’ex grand commis dello Stato ha accumulato un patrimonio risultato poi sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Per questo nel 2013 è scattato il sequestro ora trasformato in confisca. All’epoca la sezione misure di prevenzione del Tribunale aveva accordato i sigilli considerando Balducci «socialmente pericoloso»: l’imputato, avevano sottolineato i giudici, «risulta avere pervicacemente approfittato delle proprie funzioni apicali in seno alle amministrazioni, titolari di enormi poteri di spesa in ordine all’assegnazione di appalti pubblici, per procedere in modo sistematico e sfrontato all’arricchimento proprio, dei familiari e dei complici con i quali abitualmente operava… Si deve rilevare che le dichiarazioni difensive di Balducci sono sfacciatamente false e smentite obiettivamente dalle fonti di prova acquisite nei processi penali a suo carico, a conferma della pericolosità del proposto e della totale assenza di qualunque resipiscenza…».
Finiremo per smettere di commentare per assuefazione, quanti balordi, povero mondo. L’italia non esiste più !!!!!!