Quando nel 1975 fu organizzato il primo festival a Montepulciano, venne invitato anche il già famoso compositore tedesco Hans Werner Henze che da anni viveva in Italia. Come un colpo di fulmine, Henze si innamorò della città e, nonostante la locale carenza di cultura musicale e la mancanza di mezzieconomici, egli dette vita ad un ambizioso progetto stimolato dalla “fame artistica in Montepulciano”.
Fu così che, nel 1976, nacque il primo “Cantiere Internazionale d’Arte” di Montepulciano: un laboratorio dove tutte le attività di spettacolo fossero presentate dagli artisti senza alcun interesse economico, tranne che per le spese di trasporto, vitto e alloggio.
Gli artisti giungevano attratti esclusivamente dall’entusiasmo di lavorare in una collettività internazionale di grande qualità e dal curioso confronto con la creatività della gente locale. L’intento di Henze era quello di far maturare, grazie all’azione del Cantiere, una consapevolezza culturale nella vita dei Poliziani; di sviluppare la passione e l’attitudine, non solo in ambito musicale, ma in tutte le espressioni dell’arte.E poiché egli considerava lo spettacolo “non come momento autonomo, ma come il risultato di un dibattito, di un interesse collettivo, di un lavoro che dura tutto l’anno” decise di denominare la sua creazione con il termine “Cantiere”. Dietro questa scelta etimologica si nasconde sicuramente il forte desiderio di Henze di lavorare insieme, di non sentirsi mai arrivati in fondo, di contaminarsi e sporcarsi le
mani e di coinvolgere quante più persone possibili per edificare un percorso culturale che avesse uno sguardo sempre teso al futuro.
Concetto, questo, esattamente antitetico a quello di Festival dove il “fare
spettacolo“ viene considerato un sistema chiuso e fine a se stesso.
A nostro parere, la manifestazione che ha portato Montepulciano nel mondo e che lo ha fatto conoscere come la culla di uno dei più importanti esperimenti musico
-artistici, è ora defunta e sepolta: i soliti interessi di partito, la logica oramai nota del “poltronificio”, la scarsa considerazione dei meriti in favore di una prosopopea paesana ingiustificata, hanno affossato qualunque criterio razionale volto a portare
avanti questo enorme regalo che era stato donato alla città di Montepulciano, secondo il progetto del suo fondatore.
La proposta del MoVimento 5 Stelle è quella di riportare il Cantiere alle genuine e meravigliose intenzioni del suo creatore; di rendere il Cantiere un fiore all’occhiello nell’ambito dell’arte contemporanea e di esportare e promuovere di nuovo questa perla della cultura musicale che trova radici nella storia del nostro piccolo ma incantevole paese.
●Drastica revisione dei conti, ritorno al volontariato totale e inserimento di programmi di didattica scolastici per avvicinare i bambini alla musica.
●Sponsorizzazione degli eventi e collaborazione con le attività commerciali,
artigianali e ricettive.
●Creazione di un calendario che realizzi eventi durante tutto l’arco dell’anno
in collaborazione con le amministrazioni limitrofe. Sostegno ad eventi culturali già esistenti (stagione teatrale, concerti, mostre etc..) ed ampliamento dell’offerta.
●Ritorno al progetto iniziale per le manifestazioni culturali quali Bravio e Bruscello; eventi popolari locali che nascono con l’intento di aggregare e socializzare nel territorio, pensate per il cittadino e non per i pochi eletti.
Semplicità, trasparenza, attenta gestione delle economie e ritorno al sano
volontariato saranno i nostri punti fermi e sui quali vigileremo in maniera attenta e coscienziosa.