Sulla notizia della nomina di Andrea Rossi alla Presidenza del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, già quattro mesi fa, e con largo anticipo sui fatti, ci siamo espressi sulle modalità di ricambio e di assegnazione delle nomine concernenti cariche di rilievo in imprese del territorio, quando gli venne conferita la carica di Presidente della Vecchia Cantina.
Invece, oggi, ciò che ci preme fare è porre una domanda netta ed inequivocabile ai cittadini di Montepulciano e della Valdichiana.
Continuare a criticare in maniera diretta, pensando che il motivo di tali scelte sia di ordine squisitamente politico e non attinente alle capacità di una persona, è la strada giusta da perseguire?
Certamente la “tradizione politica” delle nostre zone incide pesantemente e circolarmente su tutta una serie di cariche istituzionali nel nostro territorio, cariche sia pubbliche che private, ma una valida alternativa esiste? Siamo in grado di creare una classe dirigente preparata e INDIPENDENTE, capace di dare una seria alternativa a questa coorte di persone? Sappiamo che tra i cittadini e gli imprenditori di Montepulciano vi sono persone altamente qualificate. Perché non si riesce, proprio TRA QUESTI E DA QUESTI, ad avere un gruppo manageriale che porti in alto, con una governance civica e risoluta, le eccellenze di questo territorio? Quale è la ragione che rallenta questo spirito promulgatore di economia vigorosa e produttiva? Cosa impedisce l’audacia ed il coraggio? Che non sia giunto il momento, invece, di cominciare a pensare al territorio ed ai suoi prodotti come a qualcosa che può incentivare il benessere di tutta la comunità? E percepire il territorio, le aziende, i prodotti ed i servizi come qualcosa che renda giustizia anche alle aspettative delle generazioni future?
Da QUI ci piacerebbe partire, e non da una presenza politica che sia indice di faziosità e tifoseria che costruiscono solo il NULLA.