E’ particolarmente imbarazzante in questi giorni il silenzio dei nostri sindaci… Un silenzio che pesa come un macigno!
Per il M5S non ci sono parole adatte a descrivere la sensazione di soddisfazione che si prova ad aver avuto ragione in questi ultimi 2 anni, benché in realtà, questa soddisfazione sia un calice amaro come il fiele.
In meno di una settimana abbiamo metabolizzato che non solo i nostri “amministratori” son stati così arroganti da non ascoltarci e da deridere il nostro lavoro, non solo hanno approvato come dei passacarte tutto quello che il Direttore di ATO SUD gli redigeva senza mai entrare nel merito e senza batter ciglio, venendo meno ai loro obblighi istituzionali. Non solo. Non hanno nemmeno provato a domandare, in sede di assemblea, se le interrogazioni che il M5S sottoponeva loro nei consigli comunali avessero un minimo di riscontro.
I nostri “amministratori” non solo evitavano di rispondere direttamente alle nostre domande riguardo le criticità e le incongruenze degli atti predisposti dal Direttore Generale di ATO SUD ma, in tutti i consigli comunali, replicavano con un imbarazzante copia-incolla di documenti “redatti” gentilmente dallo stesso ing. Corti, oggi agli arresti domiciliari, e dimostrandosi di fatto incapaci di intendere il significato delle nostre obiezioni e, cosa ancor peggiore, incapaci di voler svolgere il proprio ruolo di controllo.
E sono andati ben oltre.
Oltre il silenzio sgradevole e politicamente pesante di questi giorni, venerdì son riusciti a raschiare il fondo del barile.
Hanno cercato vergognosamente di mostrarsi increduli e indignati nell’assemblea convocata d’urgenza.
Hanno provato ad apparire come vittime ignare di tutto, nonostante avessimo loro fatto presente la situazione in tutte le maniere possibili.
Hanno provato a farsi passare come coloro che non avevano idea di quanto il sistema regionale fosse inadeguato nell’attuazione delle politiche di gestione dei rifiuti.
Come se non fossero stati loro ma altri, ad approvare come soldatini tutti i documenti, i contratti e le determine che ci hanno portato a questa situazione!
Venerdì, inoltre, all’unanimità, hanno accettato l’auto sospensione dell’ing. Corti.
Hanno in pratica deliberato di “congelare” il contratto a colui che il GIP definisce un soggetto spregiudicato e affetto da una fame di denaro per certi aspetti imbarazzante, con il rischio di concedergli, di fatto, il beneficio di non poterne in seguito pretendere le dimissioni per inadempienza, vista l’ordinanza che gli impone i domiciliari e “il divieto assoluto di incontro e colloquio con soggetti diversi da quelli che con lui coabitano”.
Venerdì, all’unanimità, hanno nominato al suo posto, pro tempore, il suo braccio destro. Un ingegnere, Enzo Tacconi, strettamente legato al Direttore Generale ing. Corti; così tanto legato che, da quanto si evince dal provvedimento di custodia cautelare, era stato da lui nominato Responsabile del Procedimento per l’espletamento della gara.
Lo stesso Tacconi dichiara “Nell’ambito di questa mia attività operativa, il direttore mi dava le istruzioni ed io le eseguivo, così come è sempre avvenuto, anche con riguardo al bando di gara… per quanto riguarda la lettera che mi viene ora mostrata… diretta all’ing. Andrea CORTI e riguardante il dettaglio di alcuni pagamenti di sua spettanza, intendo ribadire che la mia funzione è sempre stata operativa… eseguivo, ma non ho mai chiesto che mi venissero mostrate le pezze giustificative perché non era mio compito“.
Ed il GIP ribadisce che “La gratitudine verso il professore con il quale si era laureato, che l’aveva introdotto nel settore pubblico agevolando Ia sua assunzione, spiega Ia totale sottomissione del Tacconi alle volontà del CORTI, che lo ha diretto in modo continuativo, usandolo come schermo per dare veste di correttezza formale alle decisioni adottate nella gara di appalto che occupa ed ai pagamenti che si era auto-attribuito.”
Mai avremmo potuto pensare che la scelta dell’assemblea dei sindaci andasse a cadere sulla figura dell’ingegner Tacconi che, va detto per verità di cronaca, non è al momento indagato. Ciò non toglie che sia stata una scelta veramente poco intelligente, da parte loro, caricare tutta la responsabilità della Direzione di Ato Sud sulle spalle del vice di Corti. Data l’indagine appena terminata e l’imminente inizio del processo, sarebbe stato molto più corretto scegliere una figura professionale del tutto estranea ai fatti. Si chiama principio di precauzione.
Siamo rimasti quindi sconcertati, così come è accaduto allo stesso GIP. I nostri “amministratori”, invece, non si sono resi conto dell’assurdità della loro decisione. Questa vicenda ribadisce purtroppo che la questione di fondo rimane l’inadeguatezza della nostra classe politica. Non fatevi imbrogliare: il problema sta lì.
Questa stessa classe “inadeguata” è quella che vorrebbe metter mano alla nostra Costituzione, la cui riforma è ultimamente brandita come panacea di tutti i mali. Non lasciamoci ingannare!
Il m5s di Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano e Torrita di Siena